Paura delle malattie

Ogni problema apre un mistero che a sua volta è svelato dalla sua soluzione

E. Cioran

La paura patologica delle malattie si caratterizza per il non accontentarsi delle risposte diagnostiche e dei referti medici tanto che la persona continua a eseguire ulteriori esami cinici. Si instaura così un circolo vizioso, senza fine, dove più la persona viene tranquillizzata più si sente insicura e di conseguenza cerca imperterrita rassicurazione.

I sintomi più comuni sono: cardio-circolatori; gastroenterologici; respiratori; neurologici; muscolo-articolari; urogenitali; dermatologici e molti altri ancora.

Prevenire l’ipocondria si può attraverso il riconoscimento dei messaggi che il nostro corpo invia in seguito a stress o alle normali variazioni fisiologiche, e mediante stili di vita utili a perseguire un benessere psicofisico duraturo nel tempo.

L’ipocondriaco in passato veniva visto come una persona esageratamente spaventata dai propri disagi, una sorta di malato immaginario. Ora, invece, c’è stato un cambio di rotta e tutto il mondo scientifico riconosce, negli individui che presentano questo tipo di disturbo, determinati sintomi di origine psicologica e non organica.

L’ipocondriaco “classico” si distingue per una paura costante della malattia, che si fissa ora su un sintomo ora su un altro, ogni volta dando il via a una catena di fantasie catastrofiche.

Ma, non esiste un solo tipo di ipocondria. La paura delle malattie ha molte e diverse sfaccettature. Le due forme più comuni sono la paura dei tumori e quella dei problemi cardiaci, ma ne esistono molte altre (ad es. la paura delle pratiche mediche, dei microbi, della sofferenza, degli effetti collaterali dei farmaci).

Ciò che spaventa l’ipocondriaco è l’insieme delle sue stesse sensazioni e non tanto, o non solo, la paura generica delle malattie.

Prospettive

Per superare l’ipocondria ci si basa, dunque, sul recupero del contatto con il proprio corpo per sconfiggere la paura e riportare l’ansia entro un confine gestibile, non più patologico.

Si utilizzeranno diverse metodologie cliniche per creare esperienze emozionali correttive che permettano di provare esperienze emozionali correttive che consentiranno di percepire e reagire alla realtà in modo nuovo, più funzionale. Solo successivamente seguirà il percorso di costruzione di consapevolezza.

Prima “far sentire”, poi “far capire” attraverso tecniche permetteranno di uscire in breve tempo dai circoli viziosi della paura delle malattie.

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