Attacchi di panico
La paura guardata in faccia si trasforma in coraggio, la paura evitata diventa timor panico”
Antichi Sumeri
Il cuore batte all’impazzata, il respiro diventa affannoso, il corpo sembra attraversato da una corrente elettrica e la mente inizia a corre veloce alla ricerca di una soluzione a tutte quelle sensazioni che non sa riconoscere.
La necessità di aiuto e di protezione, così come il tentativo di fuggire da quella situazione, impediscono qualsiasi intento di riuscire a controllare se stessi e le proprie reazioni. Poi, all’improvviso, tutto finisce, ma resta una sensazione di grande scompenso psicologico.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nel 2000, ha definito il disturbo da panico come la più importante patologia esistente che colpisce circa il 20% della popolazione.
Nel DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), gli attacchi di panico sono stati contraddittoriamente inclusi all’interno della categoria dei disturbi d’ansia. Tuttavia, da un punto di vista operativo, risulta che non è l’ansia a scatenare la paura, ma è la paura ad innescare la reazione fisiologica dell’ansia, la quale aumenta sempre di più, trasformandosi così, da funzionale meccanismo di attivazione, a totale perdita di controllo.
Durante un attacco di panico, la persona è terrorizzata dalle sue stesse sensazioni di paura nei confronti dello stimolo minaccioso che tenterà di combattere, ma non farà altro che aumentarle.
L’effetto si trasforma in causa.