Dipendenza da cellulare

Abbi ben chiare le cose da dire: le parole verranno

Catone

Come la televisione e il computer, anche il cellulare rappresenta uno strumento tecnologico ampiamente utilizzato nel quotidiano. Si ha un problema con questo oggetto quando inizia a non rappresentare più un mezzo di utilità pratica ma via via comincia a rivestire anche valenza affettiva.

Con il cellulare ci si può avvicinare o allontanare da altri, proteggendosi dai rischi di rifiuto ed insicurezza, dal diretto impatto con le emozioni. Un elemento importante che porta con sé l’uso del cellulare è l’annullamento dello spazio e tempo. A differenza della comunicazione diretta, infatti, questo permette di relazionarsi in base a schemi prefissati, certi e sicuri.

Può quindi diventare un mezzo per gestire la solitudine e l’isolamento. Con il continuo bisogno d’essere in contatto con qualcuno, si perde la capacità di sopportare la lontananza, la separazione e la solitudine.

Si investe affettivamente l’oggetto fino a trovarsi posseduti dal mezzo stesso, incapaci di sopportare momenti anche brevi d’insicurezza e frustrazione. Il telefonino crea una barriera che separa dal mondo esterno e produce un rapporto particolare con l’oggetto che diventa fonte di piacere.

Conseguenze della dipendenza da cellulare

Uno dei rischi è che il cellulare diventi uno strumento per gestire abitualmente le relazioni. In tal modo è possibile che la “comunicazione telefonica” diventi un sostituto della “comunicazione reale” e che uno strumento tecnologico prenda il sopravvento e finisca per sostituirsi alla realtà.

Prospettive

Generalmente è la famiglia (oppure la persona più vicina) ad avvertire per prima la situazione come problematica e a chiedere aiuto. Chi dipende spesso è inconsapevole. Le dinamiche più frequenti sono basate su continui conflitti, tentativi falliti di far cessare o ridurre il comportamento “disfunzionale”.

È fondamentale sottolineare che, oltre al lavoro sulla singola persona, senza un sostegno alla comunicazione e relazione all’interno della dinamica familiare risulta praticamente impossibile intervenire su questo tipo di patologia, proprio per l’aspetto di inconsapevolezza del paziente, che spesso può opporsi e resistere all’idea di incominciare un percorso psicologico.

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